Incentivi per il settore agricolo e rinvio (ulteriore) per la sugar tax tra le previsioni del D.L. Economia
26 Giugno 2025
La “tassa sugli zuccheri” (introdotta nel 2019) è da anni oggetto di dibattito essersi pronunciata anche la Corte Costituzionale sui dubbi di legittimità costituzionale della norma istitutiva della sugar tax rispetto agli artt. 3 e 53 Cost. in quanto la suddetta tassa è stata prevista solo per le bevande edulcorate e non anche per gli alimenti. La Corte Costituzionale con sentenza n. 49 del 26 marzo 2024 ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale. Nonostante ciò, però, ad oggi la tassa sulle bevande edulcorate non riesce a fare ingresso nel nostro ordinamento anche in considerazione delle conseguenze che tale imposizione rischia di arrecare al comparto imprenditoriale. La sugar tax, infatti, originata da esigenze di tutela della salute (ridurre il rischio di malattie come l'obesità e il diabete), potrebbe costituire un disincentivo all'acquisto delle bevande edulcorate, con conseguenze per il settore imprenditoriale. Tra i diversi interventi del D.L. economia assumono rilevanza gli incentivi previsti in favore delle attività agricole. Da sempre il settore dell'agricoltura è stato oggetto di attenzione, in ragione del “doppio rischio”, economico e climatico, a cui sono esposti gli agricoltori e che rende aleatorio l'aspetto redditizio. Pertanto, il settore è stato sempre sorretto dalla cultura dell'incentivo. Ebbene, l'art. 14 del Decreto rubricato “Disposizioni urgenti in materia di agricoltura” prevede una serie di sostegni economici in favore del settore. Alcuni hanno una funzione “riparatoria”, come nel caso del sostegno in favore degli allevatori colpiti dalla peste suina africana, altri invece hanno una funzione di incentivo, come nel caso delle somme destinate ad incrementare il Fondo per l'Innovazione in Agricoltura. Somme, queste ultime, che potrebbero essere indirizzate all'attivazione di processi di transizione digitale ed ecologica per le imprese agricole con il doppio fine di contribuire al perseguimento degli obiettivi istituzionali ed aumentare l'appeal e la competitività delle imprese agricole sul mercato. Quanto detto nella consapevolezza che l'agricoltura rappresenta una delle principali fonti di ricchezza, la quale può contribuire al processo di sviluppo economico (art. 118 Cost.). Assume rilevanza anche l'Iva agevolata, prevista in relazione alla vendita di oggetti d'arte, di antiquariato e da collezione (da quella ordinaria del 22% si passa a quella agevolata del 5%). Tale previsione opera in ragione del processo di integrazione giuridica europea che implica una armonizzazione della normativa tra i diversi Stati membri dell'Unione Europea. Essa, inoltre, è la manifestazione della cd. finanza premiale che contribuisce al rafforzamento del settore del commercio delle opere d'arte rendendolo maggiormente competitivo. Il testo prevede numerosi interventi anche in tema di infrastrutture e di incentivi in favore delle zone colpite da eventi sismici, presentando, in tal modo, una natura assistenziale. |