Incentivi fiscali per i rimpatriati nel ddl sull’intelligenza artificiale approvato dalla Camera
01 Luglio 2025
Si attendeva da tempo un provvedimento che restringesse le maglie e regolamentasse l'uso dell'intelligenza artificiale per renderla "sostenibile". Soprattutto, laddove, la tecnologia entri in contatto con i diritti fondamentali dei cittadini, per i quali devono essere previste adeguate e rafforzate tutele. E, dunque, il ddl prevede, ad esempio, principi in materia di libertà di informazione, tutela dei dati personali (il cui uso deve essere proporzionato al fine da perseguire) e accessibilità ex ante agli algoritmi utilizzati nei processi decisionali (questi ultimi, inoltre, devono essere sempre basati su una "riserva di umanità" non potendo essere esclusivamente fondati sulla "macchina", deresponsabilizzando l'uomo). Come prescritto dal regolamento sull'Ai Act Europeo, infatti, la tecnologia per perseguire i vantaggi auspicati, deve essere utilizzata in modo "virtuoso" e "sostenibile". Obiettivo raggiungibile solo con una regolamentazione ad hoc. Si rammenta che il Ddl sull'intelligenza artificiale aveva ottenuto lo scorso anno il lascia passare del Governo, per poi approdare quest'anno in Parlamento. Il Senato aveva già dato l'ok nel mese di marzo, approdando, così alla Camera che vi ha apportato qualche modifica (e ciò richiederà un nuovo controllo da parte del Senato). Il ddl contiene anche previsioni a carattere "strettamente fiscale". Tra queste ultime vi rientra il riconoscimento delle agevolazioni fiscali in favore dei soggetti "rimpatriati" che siano attivi nel campo della ricerca sull'utilizzo delle nuove tecnologie. Tale misura di sostegno opera nell'ottica di una sussidiarietà orizzontale e di un fisco "orizzontale" che premia i cittadini che contribuiscano al perseguimento di fini istituzionali. Questa previsione rientra nel più ampio progetto del rimpatrio dei "talenti", i quali vengono stimolati dal riconoscimento delle agevolazioni fiscali per fare ritorno nel territorio dello Stato (detassazione del 60 % per cinque anni). Ne deriva, dunque, che i predetti lavoratori potranno accedere al regime fiscale agevolato "a carattere temporaneo" previsto per i "rimpatriati" che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato (e rispettino tutte le altre condizioni previste dal decreto legislativo n. 209/2023). Incentivi sono previsti anche per la "formazione" di personale qualificato nel settore delle nuove tecnologie. Non vi può essere, infatti, efficienza senza competenza. Al punto che negli istituti scolastici potranno essere previste attività volte alla acquisizione di ulteriori competenze nel settore tecnologico. |