La tutela del diritto all'ambiente è riservata allo Stato

La Redazione
22 Luglio 2025

Se si assume leso il diritto all'ambiente in sé, pure inteso come diritto all'ambiente salubre, senza tuttavia lamentare un danno immediato del singolo, il Giudice ordinario, non può essere adito dal singolo poiché questi non è titolare di una situazione giuridica riconosciuta nel nostro ordinamento come un diritto soggettivo, ma solo di un interesse diffuso. 
La tutela di questo interesse diffuso, allorquando sussista un danno ambientale come definito dal comma 2 dell'art. 300, è riservata allo Stato in persona del Ministro ai sensi dell'art. 299 del D.Lgs. 3.4.2005 n. 152, Codice dell'ambiente. E ciò evidentemente perché si è ritenuto che solo lo Stato possa tutelare un bene che non è del singolo ma della collettività nel suo complesso.

Pertanto né i singoli cittadini che per qualsiasi ragione di vicinanza abbiano un particolare interesse alla salubrità dell'habitat, né le Associazioni che hanno nel loro statuto come fine la tutela dell'ambiente, sono legittimate ad agire dinanzi al giudice ordinario a tutela del diritto all'ambiente salubre, sinteticamente per due ordini di ragioni: 


1) Gli attuali ricorrenti non sono titolari di un autonomo diritto soggettivo minacciato o leso: non del diritto alla salute o alla proprietà privata che in questo giudizio espressamente non vengono vantati, né si assumono lesi; non del diritto all'ambiente salubre che nel nostro ordinamento non è un diritto soggettivo ma è un interesse diffuso;
2) Unico soggetto legittimato all'accertamento del danno ambientale qui lamentato, dinanzi al giudice ordinario, è lo Stato in persona del Ministro
Poiché l'azione di accertamento va proposta dinanzi al giudice competente per il merito, si deve concludere che tutti i ricorrenti, singoli ed Associazioni, sono carenti di legittimazione attiva a proporre l'azione di accertamento della asserita lesione del diritto all'ambiente salubre, davanti al giudice ordinario. 
 

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.